Giappone III: la stagione delle pioggie

Da un certo tempo ogni tanto piove e ogni tanto no. Le persone però dicono: la stagione delle pioggie non è ancora cominciata. E io dico: “ah, perché, durante la stagione delle pioggie piove tutti i giorni tutto il giorno?” e tutti mi dicono “no, no, piove spesso, alcuno giorni si è altri no. raramente tutto il giorno” tipo adesso. E io mi immaginavo un gabinetto di esperti che decretava l’inzio della stagione delle pioggie sulla base di chi sa cosa.

Poi quando è arrivata, ho capito. Non è la pioggia che arriva, ma un fronte di pressione. Sulla mappa del servizio metereologico si vede chiaramente una linea rossa di pressione che sale dal sud, da Okinawa e ogni giorno avanza verso il nord del Giappone. Nessuno sa se questo fronte sia fatto di pressione più alta o più bassa, io credo piu bassa, quello che è certo è che si sente. Mal di testa, continuo, fiacca. Poi anche la pioggia, ogni tanto, a volte tutto il giorno. Ma tutto diventa più umido e appiccicoso e anche più caldo, finalmente.

Questa è una super guest house in montagna nella zona di Yame. Si chiama Sky tea house e ospitano anche volontari tramite HelpX. Mi ricorda un po’ gli Elfi di Pistoia.

questo qui è un bagno termale familiare, o privato, nella zona

Dopodiché andiamo in un posto che si chiama Chikushino, famoso per le terme e alloggiamo in un orrido mega hotel in cemento davanti l’autostrada, che ha però delle terme proprio al suo interno

Soucoupe è particolarmente entusiasta della prima colazione, che per noi potrebbe essere una cena, a base di pesce. Io mi rifugio in dei paninozzi al latte col burro un po tristi.
qui con Aya, la cugina di Soucoupe, suo figlio e suo padre, in una serata “per bere”. Riesco a tenere testa al padre e questo mi costerà caro, dato che dopo questo evento si spargerà voce che sono un “buon bevitore” e i successivi membri della famiglia che abbiamo visitato ci hanno aspettato col frigo letteralmente carico di birra, altri alcolici di tutti I tipi e grandi aspettative.
Non sapendo che fare per qualche giorno, andiamo in un’altra cittadina termale, di nome Ureshino dove siamo ospiti tramite Airbnb in questa guest-house super carina, gestita da una signora Coreana. La casa è in mezzo ai campi di the e sta a 10 minuti a piedi da una delle più belle onsen (terme) dove siamo stati
Ci fermiamo a prendere una piadina “da Iader”, un italiano che ha aperto un ristorantino sotto al cavalcavia, molto suggestivo e le piadine vegane sono delizione.
Semola con la cuginetta, a Omura, vicino Nagasaki

Il quartiere dove siamo, mostra chiaramente la rapida “evoluzione” della città. Quartieri di piccole case tradizionali e accoglienti sentierini sono recisi da dei palazzoni di cemento. Qui in Giappone purtroppo non c’è molto la mentalità del preservare. O almeno non quando le cose sono ancora vive. Per esempio nella provincia settentrionale di Hokkaido viveva una etnia di nome Ainu. Sono stati sterminati, costretti a dimenticare la loro lingua e imparare il Giapponese. Ora che la loro esistenza e cultura sono state cancellate, vengono invece valorizzate come un’attrazione turistica, c’è un bel museo e sforzi per documentare la lingua.

Forse succederà lo stesso con Fukuoka. Quando lo spirito di quartiere sparirà sotto al peso del cemento, magari faranno un bel museo con qualche casa tradizionale e le didascalie su come funzionavano i rapporti di vicinato e la vita di quartiere.

Le case moderne sono spesso dei piccoli appartamentini grigi, chiusi da una porta di acciaio e con la vista sul cemento. Qui in Giappone la legge prevede 20 giorni di vacanze l’anno ma non li prendre quasi nessuno perchè informalmente bisogna dimostrare di lavorare duramente ai propri capi e colleghi. E così tutti fanno straordinari tutti i giorni, per prendere una settimana di vacanza di fila bisogna organizzarsi 4 anni prima e vedere le persone anche un giorno a settimana, nel weekend,  è un’impresa.

ecco qui il sistema dei parcheggi, non si scherza! una barra si alza e blocca la macchina finché non si paga

I parcheggi sono privati e ognuno ha dei prezzi diversi. Questo per esempio fa pagare 100 yen per 40 minuti dalle 8 alle 20, max 700 yen, e 100 yen dalle 20 alle 8, max 300yen. Ogni parcheggio ha la sua combinazione e per chi sta attento ai soldi diventa un rompicapo complicatissimo capire in quale parcheggio conviene andare.

Inoltre mi chiedo a chi appartengono tutti questi parcheggi che fruttano palate di soldi così, senza muovere un dito. E a questo punto ci aggiungo anche i 7-eleven che stanno dovunque in Giappone, di chi sono? Cosa c’è dietro a tutti i distributori di bibite dove anche il the verde freddo è di marchio Coca-Cola? E dove viene questa cultura della plastica? Come ha fatto il capitalismo a insinuarsi così profondamente? Quali siano i legami con la seconda guerra mondiale, con il dominio americano esercitato tuttora con delle enormi basi militari come quella a Okinawa?

Ho appena finito di leggere “La storia” di Elsa Morante e mi ha colpito la lucidità con la quale spiega gli eventi prima, durante e dopo la guerra, gli interessi di chi ha spinto il fascismo, di come siano le stesse persone nascoste dietro al palco che lo hanno fatto capitolare, cercando sempre di mantenere il loro potere, di come il fascismo non sia altro che l’espressione della stessa primitiva logica di sempre, del più forte che schiaccia il più debole, … E allo stesso tempo la capacità di entrare in modo così sottile nel racconto delle persone e delle loro relazioni. Da quando sono piccolo sono sempre passato davanti alla targa di Elsa Morante, sul muro del palazzo dove ha vissuto, nel quartiere romano di Testaccio e avrei continuato a farlo senza leggerla mai, se non fosse per il Club de libro norvegese che include questo libro tra i migliori 100 libri di sempre..

Per prendere un po’ d’aria da questi pensieri e dalle notizie angoscianti dalla Palestina e dall’Iran ce ne andiamo al mare,  qui intorno Fukuoka.

queste particolari impronte non sono che il passaggio di Semola
Itoshima
Il piccolo Semola si sente come un grande, seduto in metro, serio serio

Poi andiamo a trovare Y, amica di amici, che vive metà anno in barca a vela con il marito skipper e suo figlio, e l’altra metà in questa casa da sogno sulla spiaggia, cucinando sul fuoco e con un’acqua di sorgente dolce, filtrata dai pini.

qui con la nostra amica Kaya

Lungo la strada ci fermiamo in un piccolo spazio di resistenza anarchico-vegana, dove oltre al cibo si fanno atelier di auto produzione e incontri sulla situazione in Palestina (coordinate del posto nella guida).

In Giappone i peluche, le statue e altre rappresentazioni di animali, sono ben dettagliati..

Di colpo, cosi come è cominciata, la stagione delle pioggie è finita. Dopo una sola settimana, quando storicamente durava circa un mese. Adesso arriva il grande caldo e gli agricoltori temono per le piantine di riso appena piantate. Il prezzo del riso continua ad aumentare, i giornali non fanno che parlarne, creando un grande panico e invitando le persone a fare provviste.

Oltre a questo, i bollettini mostrano un aumento dei terremoti in giro per il paese, speriamo bene!!